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No alla legge ammazza blog

No alla legge ammazza blog
ROMA – Torna il disegno di legge sulle intercettazioni e torna con la contestata norma “ammazza blog”. In sintesi, ogni gestore di “sito informatico” (dai quotidiani online, ai blog quindi) ha l’obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Senza possibilità di replicare quindi, bisogna semplicemente pubblicare la rettifica, che sia fondata o meno. Altrimenti si rischiano fino a 12 mila euro di sanzione. Ecco il testo: “Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”. In pratica qualsiasi contenuto sul web diventerebbe censurabile con l’invio di una semplice email. Sul ddl intercettazioni il governo ha particolare fretta: non è escluso che venga blindato con la fiducia e approvato in tempi rapidi senza emendamenti. Fonte :Blitz quotidiano

giovedì 10 febbraio 2011

La Destra, Buontempo: “Non accetterei mai gay nel mio partito”


da:  blitz quotidiano  del 10/02/2011

ROMA -”Non sono favorevole all’iscrizione dei gay ne La Destra. Non per discriminazione, ma perché iscrivendo dei gay al partito daremmo un cattivo esempio all’immaginario collettivo, di una condivisione di valori che nel nostro dna non abbiamo”. Lo ha sostenuto l’assessore alle Politiche per la casa della Regione Lazio Teodoro Buontempo durante una intervista a ”KlausCondicio”, il programma di approfondimento di Klaus Davi in onda su You Tube.

”Intendiamoci, incontrerei questa persona – ha aggiunto – e gli spiegherei perché sarebbe sbagliata una simile scelta e che un partito deve avere le sue colonne d’Ercole. Altrimenti non sarebbe un partito, ma un contenitore vuoto come tanti ce ne sono oggi. Gli spiegherei che siamo contrarissimi ai matrimoni omosex e ancor di più alle adozioni, quindi gli direi che non sarebbe opportuno. Inutile essere ipocrita per avere qualche voto in più. Detto questo, difenderei un gay e mi batterei perché venga rispettato”.

Alla domanda di Klaus Davi: ”E se scoprite che una persona già iscritta è gay?”, l’assessore regionale ha risposto: ”In tutte le buone famiglie ci sono le pecore nere, ma non lo espelleremmo assolutamente, a patto che non cerchi di mettere nei programmi de La Destra le unioni o le adozioni gay. In quel caso sarebbe incompatibile. Ho molti amici omosessuali che – ha concluso – sono intelligenti e che rispetto, persone normali e molto capaci. Persone che vivono bene questo loro piacere, o problema a seconda dei punti di vista”.

Le reazioni. Pioggia di critiche, dal centrosinistra ma soprattutto dal centrodestra, nei confronti dell’assessore Buontempo. “Che La Destra di Storace e Buontempo non voglia tra le sue fila le persone omosessuali non ci stupisce affatto – esordisce Franco Grillini dell’Idv - essendo un gruppo estremista, erede di ideologie e di regimi che la stragrande maggioranza della popolazione rifiuta e non vuole certo vedere rinascere”. “Quello che stupisce, invece – aggiunge – è che un simile gruppo possa tornare a far parte di un governo che dovrebbe definirsi democratico e oppositore di ideologie razziste, omofobe e totalitarie”.

Non sono da meno i giovani repubblicani: “Su una cosa non abbiamo dubbi: meglio gay che fascisti – dice Vito Kahlun, responsabile delle politiche giovanili del Pri – non perché in assoluto ci sia qualcosa meglio o peggio dell’essere gay, ma per il semplice fatto che non c’è peggior cosa, in politica, che essere fascisti e totalitaristi. Le posizioni di Buontempo sono imbarazzanti per tutto il centrodestra, repubblicani inclusi. Per questo ci sembra doveroso chiarire una cosa: nel Pri sono ammessi tutti quelli che hanno a cuore il bene del paese, senza distinzioni di sesso o di orientamento sessuale”. “A questo punto – conclude – è necessario che la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi rivedano seriamente la possibilità di portare avanti un percorso comune insieme a La Destra di Storace”.

Una presa di distanza da parte di Polverini e Berlusconi viene chiesta anche da Gaylib, l’associazione degli omosessuali di destra. “Fortunatamente – dice il segretario nazionale Daniele Priori – non accettai la candidatura, in quota gay, che l’ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace offrì al sottoscritto nell’autunno del 2004. Si capiva da lontano che non poteva essere altro che un bluff. Le odierne parole omofobe di Teodoro Buontempo a distanza di sei anni confermano il mio sentore di allora”.

”Credo che sia stata la solita provocazione di Klaus Davi, anche perché non ho mai sentito Buontempo fare questo tipo di affermazioni: così la reazione del segretario della Destra, Francesco Storace. Se invece è la sua opinione, a novembre avremo il congresso e lì potrà proporre di modificare lo statuto. E’ evidente che se dovesse passare una modifica del genere, La destra si dovrebbe cercare un altro segretario”.

La replica di Buontempo. ”Dire che l’iscrizione dei gay a La Destra è incompatibile non vuol dire manifestare intolleranza e discriminazione, ma significa solo ribadire l’assoluta incompatibilità tra i valori che La Destra rappresenta e alcuni obiettivi, come ad esempio il matrimonio tra persone dello stesso sesso e le adozioni di minori da parte di queste coppie, che oggi la comunità gay vorrebbe imporre alla società italiana. Il rispetto delle diversità non deve mai venire meno, ma è anche legittimo che ognuno prenda a modello ciò che è ammissibile con le proprie radici politico-culturali”: lo ha detto lo stesso Buontempo intervenendo a proposito delle polemiche sollevate dalle sue dichiarazioni sugli omosessuali.

”Mentre è giusto che i gay lottino per il rispetto dei loro diritti – sottolinea Buontempo – è meno condivisibile il fatto che alcune associazioni che li rappresentano vorrebbero imporre le proprie regole come modello da seguire. Questa posizione dovrebbe essere rispettata da tutti perché c’è un’assunzione di responsabilità e non guarda al mondo gay, come invece da più parti avviene, solo con l’occhio dell’interesse elettorale”. ”La Destra – conclude Buontempo – è coerente con le proprie idee e nel suo Dna politico-culturale ha come riferimento una società che si riconosce nelle radici cristiane”.

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