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No alla legge ammazza blog

No alla legge ammazza blog
ROMA – Torna il disegno di legge sulle intercettazioni e torna con la contestata norma “ammazza blog”. In sintesi, ogni gestore di “sito informatico” (dai quotidiani online, ai blog quindi) ha l’obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Senza possibilità di replicare quindi, bisogna semplicemente pubblicare la rettifica, che sia fondata o meno. Altrimenti si rischiano fino a 12 mila euro di sanzione. Ecco il testo: “Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”. In pratica qualsiasi contenuto sul web diventerebbe censurabile con l’invio di una semplice email. Sul ddl intercettazioni il governo ha particolare fretta: non è escluso che venga blindato con la fiducia e approvato in tempi rapidi senza emendamenti. Fonte :Blitz quotidiano
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mercoledì 22 giugno 2011

Sashimi di tonno

Si continua con la cucina orientale, un'altro piatto giapponese. Avevo questo bel pezzo di tonno fresco e visto che il sushi lo avevo già fatto una volta (prima o poi lo rifarò e posterò anche quello), ho pensato di fare il sashimi. Si può fare con sltre cose oltre che il tonno, ad esempio i gamberi di nassa, le acciughe o il pesce spada, l'importante è che siate sicuri al 100% che sia pesce freschissimo. Ovviamente non è un piatto per tutti, il pesce crudo è difficile che piaccia a chi non è cresciuto mangiando patelle appena staccate dagli scogli mentre si fa il bagno. Per cui il mio consiglio, se non avete mai mangiato pesce crudo, è di assaggiarne prima un pezzettino e se non vi piace evitate di fare questo piatto (già il sushi è diverso perchè c'è il riso che attenua il sapore), o se proprio vi piace come idea dategli una leggera scottata in padella prima.

Ingredienti per 2 persone:
- 300 gr di tonno fresco, già pulito;
- 6 pomodorini;
- 4 carote medie;
- 1 cipolla rossa piccola;
- 1 avocado piccolo;
- erba cipollina fresca (anche secca va bene);
- 4 grosse foglie di lattuga;
- salsa di soia;
- 2 cucchiani di wasabi in polvere;


Preparazione:
Lavate tutta la verdura.
Sbucciate le carote, la cipolla e l'avocado e tagliateli rispettivamente a listelle sottili, e rondelle e a tocchetti.
Disponete su ogni piatto due foglie di lattuga.
Con l'aiuto di un coltello da per sfilettare tagliate il tonno a striscette sottilissime e adagiatelo sulla lattuga. Cospargetelo con un pugnetto di erba cipollina tritata grossolanamente col coltello e aggingete le verdure intorno al piatto per guarnirlo, compresi i pomodorini interi o tagliati, come preferite.
Mettete in una ciotolina un pò di salsa di soia e in un'altra il wasabi in polvere e a quest'ultimo aggiungete dell'acqua un cucchiaino alla volta fino ad ottenere una consistenza simile a quella della foto: deve essere così concentrato perchè va stemperato nella salsa di soia in quanto da solo ha un sapore troppo forte, infatti dovrete avere una  terza ciotola vuota.
Servite il tutto in tavola, sia il pesce che le verdure vanno intinti nella salsine.



Da La Palude di Waterwitch




Sfatiamo un mito il wasabi NON E' PICCANTE!!!
Mangio peperoncini a morsi manco fossi calabrese e conosco benissimo la sensazione ed il gusto del piccante e il wasabi nemmeno gli si avvicina. Probabilmente viene definito così perchè è difficile dire che senzazione da, ma ci provo: avete presente quando bevendo una bibita gassata le bollicine vi salgono nel naso e vi frizza tutto? Ecco, raddoppiate l'intensità ed estendete la sensazione anche a gola, orecchie e centro della testa come se vi attraversasse il cervello! E il gusto è indefinibile, a me ricorda vagamente la plastica, infatti mi fa schifo! L'ho messo solo perchè piace ad OrSo.

 

domenica 5 giugno 2011

Tempura di verdure

La prima volta che ho mangiato la tempura di verdure a casa di un mio amico me ne sono innamorata, per la bontà e per la semplicità della preparazione: non sono altro che verdure fritte in pastella che vengono intinte nella salsa di soia prima di essere mangiate. La prima volta che l'ho fatta ho cercato diverse ricette per essere sicura di fare le cose bene. Alla fine ho scoperto che ognuno fa la pastella come gli pare, chi più densa chi più liquida, chi ci mette un uovo chi no, l'unica costante è la salsa di soia anche nella pastella in sostituzione del sale e la temperatura, perchè ovviamente l'olio deve essere bollente ma la pastella deve essere ghiacciata!

Ingredienti per 4 persone:
- farina bianca qb (quanto basta);
- acqua qb;
- 1 o 2 cucchiaini di salsa di soia;
- 1 cucchiaio abbondante di birra bionda;
- 1 peperone (di quasiasi colore vogliate);
- 2 carote medie;
- 1 cavolfiore piccolo;
- olio di semi;
(in alternativa a queste verdure se non vi piacciono o ne avete altre in casa potete usare tutte quelle che voleve purchè siano buone da fare fritte. Es: zucchine, melanzane, grossi asparagi, cipolle, patate, ecc... ecc.....)

Preparazione:
Preparate la pastella con acqua e farina a vostro piacere (ognuno la fa della densità che preferisce), aggiungetevi la birra e un cucchiaino di salsa di soia, assaggiate e decidete se aggiungere pure l'altro. Un volta pronta la pastella mettetela in congelatore.
Lavate e sbucciate (dove necessario) le verdure e tagliatele in pezzi di qualche centimetro.  
Mettete abbondante olio di semi in padella e fatelo diventare pen caldo.
Tirate fuori dal congelatore la pastella e passateci dentro le verdure a pezzi rigirandole bene per ricoprirle del tutto con le pastella, poi fatele friggere nell'olio bollente per qualche minuto e quando sono ben dorate mettetele a gocciolare in uno scolapasta (almeno questo è un mio consiglio, perchè con la carta assorbente do appiccicano e siventano molli con la scolapasta no).
Servite calde nei piatti accompagnate con una ciotolina con salsa di soia per essere intinte.