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No alla legge ammazza blog

No alla legge ammazza blog
ROMA – Torna il disegno di legge sulle intercettazioni e torna con la contestata norma “ammazza blog”. In sintesi, ogni gestore di “sito informatico” (dai quotidiani online, ai blog quindi) ha l’obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Senza possibilità di replicare quindi, bisogna semplicemente pubblicare la rettifica, che sia fondata o meno. Altrimenti si rischiano fino a 12 mila euro di sanzione. Ecco il testo: “Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”. In pratica qualsiasi contenuto sul web diventerebbe censurabile con l’invio di una semplice email. Sul ddl intercettazioni il governo ha particolare fretta: non è escluso che venga blindato con la fiducia e approvato in tempi rapidi senza emendamenti. Fonte :Blitz quotidiano

sabato 19 febbraio 2011

Sanremo: Lega e centrodestra insorgono contro Benigni





«Fa semplicemente schifo il prostituirsi di un artista alle esigenze della retorica di una parte del Paese contro l'altra».
A parlare è Mario Borghezio, l'europarlamentare della Lega Nord, riguardo la partecipazione di Roberto Benigni questa sera al Festival di Sanremo.
Borghezio, ospite del programma online su Youtube, "KlausCondicio", ha spiegato che, a lui, «Morandi fa pena», non lo reputa un profittatore ma solo «un agit-prop comunista rimasto ancorato anche per motivi di famiglia alla sua provenienza». «Il che- aggiunge - fa persino un po' pena».
L'attacco vero e proprio è rivolto però al mattatore toscano che, a detta del leghista, «prende un sacco di soldi per fare uno spettacolo di untuoso ossequio ai valori risorgimentali e alla retorica del Risorgimento».
Ma non è finita qua. Quando Klaus Davi domanda: «Perché un artista come Benigni può arrivare a prostituirsi?».
Borghezio risponde: «Perché purtroppo questi signori sono dei marchettari dal punto di vista dell'etica. Mi sembra irriconoscibile il Benigni che fece un figurone con il bellissimo film "La vita è bella"; facendo questa partaccia a Sanremo dimostra che al di là di momenti di grandissima arte in realtà si comporta da guitto».
E quando il conduttore di Klauscondico lo incalza, domandandogli se: «E' più grave quello che fa Benigni, rispetto alle presunte prostitute di Arcore, come Ruby e la Polanco...» Borghezio si fa serio e senza scomporsi afferma che non vorrebbe essere il genitore di queste ragazze, che però «hanno certamente più dignità di Benigni perché molto giovani e fortemente condizionate da questa cultura veicolata dai mass media. Mentre un artista che ha dimostrato di essere di notevole livello, non deve comportarsi come un mercenario».
Le polemiche leghiste non si fermano certo a Borghezio: "l'insurrezione" del popolo padano nasce dal blackout video che ha colpito tutta la zona del comasco e dell'Alto Adige proprio durante l'esibizione di quello che molti considerano un loro beniamino Davide Van De Sfroos, che canta in dialetto "leghè", nonostante lui dichiari di essere «politicamente ateo». Peccato che prima di sbarcare a Sanremo abbia girato in lungo e in largo il Nord in un tour finanziato dal partito di Bossi.

di Elisabetta Ranieri, da Nuovasocietà 




Mi chiedo il sig (se così si può appellare) Borghezio come si possa permettere di criticare, la persona di Roberto Benigni, a cui nessuno si permette si suggerire cosa dire (come se non fosse in grado di pensare con la sua testa), di paragonarlo alle TROIE di Arcore dicendo che queste ultime hanno più dignità e di gettare merda sull'Unità d'Italia e sul Risorgimento. Senza contare poi che bisognerebbe informare questo esimio signore che Roberto Benigni ha devoluto in beneficenza i soldi avuti per il suo intervento al festival. Inoltre getta fango anche sulla figura di Morandi, di cui fin'ora nessuno si era permesso di fare polemiche di tipo politico perchè non ci sono gli spunti in quanto il cantante si è sempre comportato in modo neutro.
Il fatto, che un razzista, secessionista, che odia l'Italia e gli Italiani dal confine sud della pianura padana in giù, si permetta di insultare una delle menti più brillanti del nostro paese E' SEMPLICEMENTE VERGOGNOSO!




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