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No alla legge ammazza blog

No alla legge ammazza blog
ROMA – Torna il disegno di legge sulle intercettazioni e torna con la contestata norma “ammazza blog”. In sintesi, ogni gestore di “sito informatico” (dai quotidiani online, ai blog quindi) ha l’obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Senza possibilità di replicare quindi, bisogna semplicemente pubblicare la rettifica, che sia fondata o meno. Altrimenti si rischiano fino a 12 mila euro di sanzione. Ecco il testo: “Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”. In pratica qualsiasi contenuto sul web diventerebbe censurabile con l’invio di una semplice email. Sul ddl intercettazioni il governo ha particolare fretta: non è escluso che venga blindato con la fiducia e approvato in tempi rapidi senza emendamenti. Fonte :Blitz quotidiano

lunedì 2 maggio 2011

"U Sciusceddu"

Ricetta molto lunga ma poco complicata di questo tipico piatto pasquale della tradizione messinese. Io l'ho dovuto imparare visto che OrSo ne va pazzo, ma in realtà piace molto anche a me!

Ingredienti:
per le polpette
- 500 gr di macinato di manzo magro;
- 200 gr di mollica;
- 2 cucchiai di latte;
- parmigiano grattugiato;
- sale;
- pepe nero.

per il brodo
- 1 cipolla rossa;
- 1 ramo grosso di sedano;
- 2 pomodori medi;
- sale.

per completare
- 500gr di ricotta fresca di capra;
- 6 uova;
- parmigiano grattugiato;
- sale;
- prezzemolo.



Preparazione:
Preparate le polpettine come descritto QUI ma lasciandole da parte crude. 

Riempite una pentola, di media misura, d'acqua e metteteci dentro i pomodori tagliati a pezzetti non troppo grossi, il sedano intero e la cipolla sbucciata intera, salate e portate ad ebollizione. Quando bolle mettete a cuocere le polpette nella pentola, a fuoco basso, finchè il brodo non si dimezza.

Lavorate la ricotta, con la forchetta, con un pò di sale e due cucchiai del brodo delle polpette, fino a farla diventare un crema omogenea.

Nelle uova gli albumi dai tuorli, e lavorate i tuorli con lo sbattitore elettrico insieme al parmigiano grattugiato, al prezzemolo e un pizzico di sale. Montate gli albumi a neve ben ferma e incorporateli ai tuorli mescolando a mano, delicatamente e dal basso verso l'alto per non far smontare il composto che deve essere schiumoso.

In una teglia capiente mettete le polpette sul fondo in maniera tale che non stiano troppo attaccate, rimpite gli spazi con la ricotta lavorata, aggiungete il brodo delle polpette fino a coprirle per tre quarti e ricoprite il tutto col composto schiumoso delle uova.
Mettete la teglia in forno a 160°C per 20//30 minuti, finchè il brodo non si sarà asciugato. 


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Wow!!! complimenti!! sembra veramente buonissimo! grande!passamene una fetta ;)! A presto..Sibilla

Anonimo ha detto...

Dev'essere buonissima...non avevo mai sentito parlare di questo piatto..brava Waterwitch..

Anonimo ha detto...

Lo so, lo so...l'hai già ricevuto..ma voglio dartelo anch'io..quando vuoi passa a ritirare il tuo premio...A presto, Artemisia

Fabrizio ha detto...

specifichiamo, sempre per chi non viene dall'isola del sole, che "mollica" altro non è se non l'italico pangrattato

:P

Waterwitch (Marina Lucchese) ha detto...

Ma veramente a casa mia mollica e pangrattato sono due cose diverse.
Il pan grattato è fine fine fatto con pane secco come questo --> http://3.bp.blogspot.com/_5E5WObmCCzA/SZ0_4rgN8PI/AAAAAAAANpY/1cGMCHHTZXY/s400/pangratt+dolce1.JPG
mentre la mollica è più grossolana e anche morbida perchè fatta di pane non totalmente secco, come questa ---> http://www.pescareonline.it/upload/img/immagine__112.jpg

Fabrizio ha detto...

sì, ma resta il fatto che la mollica in italiano è la parte interna del pane... è triste ma è così: siamo schiavi del nostro dialetto :P