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No alla legge ammazza blog

No alla legge ammazza blog
ROMA – Torna il disegno di legge sulle intercettazioni e torna con la contestata norma “ammazza blog”. In sintesi, ogni gestore di “sito informatico” (dai quotidiani online, ai blog quindi) ha l’obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Senza possibilità di replicare quindi, bisogna semplicemente pubblicare la rettifica, che sia fondata o meno. Altrimenti si rischiano fino a 12 mila euro di sanzione. Ecco il testo: “Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”. In pratica qualsiasi contenuto sul web diventerebbe censurabile con l’invio di una semplice email. Sul ddl intercettazioni il governo ha particolare fretta: non è escluso che venga blindato con la fiducia e approvato in tempi rapidi senza emendamenti. Fonte :Blitz quotidiano

giovedì 24 febbraio 2011

Aspic di frutta

Vista la ricetta precedente ho deciso di mettere le ricetta dell'Aspic perchè così potete utilizzare gli agrumi sbucciati che vanno consumati in fretta.

Ingredienti:
- succo o spremuta di frutta (le dosi di tutto il resto dipendono direttamente dalla quantità di succo a disposizione);
- acqua, 1 lt per ogni litro di succo;
- 100/150 gr di zucchero per ogni lt d'acqua (poi dipende dai gusti a me piace poco dolce);
- colla di pesce 24 gr per ogni litro di liquido (misto succo e acqua);
- 1 bicchierino di cointreau o limoncello o qualsiasi altro liquore a base di frutta; 
- frutta fresca varia di stagione.


Preparazione:
Sbucciate e tagliate la frutta a pezzettini e disponetele in uno stampo, per dolci a freddo, nel modo che più vi piace. Mettete la colla di pesce ad ammollare nell'acqua fredda per qualche minuto. Scaldate l'acqua e lo zucchero in un pentolino a fuoco finchè lo zucchero non è completamente sciolto senza farla arrivare ad ebollizione. Tirate fuori dall'acqua fredda la colla di pesce strizzatela e sciogletela in un pentolino a fuoco bassissimo, quando e tutta sciolta aggiungetela all'acqua e zucchero mescolando per non far formare grumi, dopo aggiungete al tutto il succo di frutta e mescolate. Versate il liquido nello stampo per dolci con la frutta e lasciate che il tutto si raffreddi. Una volta a temperatura ambiente, mettere in frigo lo stampo per almeno un paio d'ore per far solidificare bene la gelatina. Una volta solida sarà possibile capovolgere lo stampo su un piatto.

immagine presa da RICETTE TIPICHE. COM (temporanea)

mercoledì 23 febbraio 2011

Scorzette di agrumi candite, ricoperte di cioccolato.

Una delle cose più buone che mi sia riuscito di fare, mille volte meglio di quelle comprate, ma un difetto: più di 24h per farle, due minuti per mangiarle!
Le dosi sono un pò a cavolo perchè di solito le faccio a occhio, però cercherò di qualtificarle!

Ingredienti:
- Scorze di agrumi (arance, mandarini, limoni, cedri, quello che volete) abbastanza da riempire una pentola di media misura per 3/4 tagliate a strisce di 2cm di larghezza circa (i cedri con tutto il callo bianco, tagliati formato caramella);
- zucchero, 250 gr circa per ogni litro d'aqua usata;
- acqua;
- cannella a stecche intere;
- cioccolato fondente 1 kg circa (tanto se avanza non importa);
- burro.

Preparazione:
Mettete le scorze di agrumi nella pentola e versatevi sopra l'acqua un litro alla volta finchè non copre di un millemetro le scorze (siccome galleggiano tenetele giù con un cucchiaio), aggiugete lo zucchero a seconda di quanta acqua avete usato e una stecca di cannella. Accendete il fuoco e portate ad ebollizione, dopodichè abbassate la fiamma al minimo e fate asciugare l'acqua, finchè non sarà diventata uno sciroppo gelatinoso, mescolando di tanto in tanto molto delicatamente. Ripetete l'operazione dalle due alle tre volte, finche le scorze non saranno diventate trasparenti come caramelle gommose. Mettele ad asciugare sulla carta da forno (se no si appiccicano) per circa 24h, devono perdere la viscosità ma lo zucchero non deve ri-cristallizzare se no diventano granulose.
Asciugate al punto giusto sono pronte per essere passate nel cioccolato.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, 200gr alla volta per evitare di sprecarlo con mezzo cucchino di burro, a fuoco bassissimo e controllare l'acqua in continuazione, non deve bollire, quindi dovete accendere a spegnare il fuoco periodicamente perchè se la temperatura è troppo alta il cioccolato brucia e diventa granuloso.
Prendete le scorzette, ad una ad una, e immergetele nel cioccolato fuso, tiratele su con uno stuzzicadenti fatele colare qualche secondo e mettetele su un piatto ricoperto di carta da forno (anche qui per facilitare la rimozone una volta asciutte). Finito di ricoprire le scorze mettetele in frigo per dieci minuti e saranno pronte.
Conviene sempre farne il più possibile perchè vanno via ad una velocità mostruosa.

immagine presa da GUSTO BLOG.IT (temporanea)




P.S. Se non sapete cosa fare con tutti gli agrumi sbucciati, potete fare l'Aspic di frutta.

lunedì 21 febbraio 2011

Ecco chi ha ucciso i sette capodogli

da: Informare per resistere del: 21 Febbraio 2011   di: Gianni Lannes


CET capodogli Gargano 1 foto Gianni Lannes 300x199 Ecco chi ha ucciso i sette capodogli
Carcassa di uno dei 7 capodogli spiaggiati il 10 dicembre 2009 sulle spiagge del Gargano (foto di Gianni Lannes)
Mare Adriatico che accarezza la montagna del sole quando infuria il Maestrale. Ora la scienza ha chiarito. «I sette capodogli spiaggiati il 10 dicembre 2009sulle spiagge del Gargano sono deceduti a causa di un’embolia gassosa a livello coronarico» rivela Vincenzo Olivieri, cetologo di professione e chiara fama. Altro che “soffocamento a causa dei sacchetti di plastica ingeriti”, come aveva repentinamente sostenuto a tavolino, senza uno straccio di prova e senza neanche un sopralluogo, Giuseppe Nascetti, laureato in scienze biologiche. Il pro rettore dell’università La Tuscia aveva dichiarato che «quattro capodogli sono deceduti per aver ingerito buste di plastica».  L’esperto in questione ha mentito, poiché sono stati sottoposti ad autopsia soltanto due esemplari.  Nascetti è lo stesso tecnico collaboratore dell’Enea alla Casaccia, uno dei più grandi depositi di rifiuti nucleari.
Perché depistare? “Si trattava di un branco di esemplari maschi in ottimo stato vegetativo” spiega il professor Olivieri “Vivevano e si riproducevano nello Jonio, tra l’Italia e la Grecia. Non a caso erano stati foto-identificati da colleghi ellenici qualche anno prima del tragico incidente. Sono fuggiti all’impazzata da una potente minaccia acustica per andare a morire sull’istmo di Varano”.
La letteratura scientifica documenta che «l’affondo sonoro dei sonar militari spaventa i cetacei e li spinge ad una risalita troppo rapida, in cui trovano frequentemente la morte». I cetacei sono estremamente dipendenti dall’udito per la loro sopravvivenza. Molti esperti sono preoccupati  dall’inquinamento acustico causato dalla navigazione, dalle rilevazioni sismiche, dalle trivellazioni per l’estrazione degli idrocarburi, dalle costruzioni marine e dai dispositivi sonar (lavorano a medie frequenze).
Singolare coincidenza. Il governo Berlusconi aveva offerto il via libera, dal 25 novembre al 13 dicembre 2009 -con il silenzio-assenso del governatore pugliese Nichi Vendola che, precedentemente aveva autorizzato la caccia agli idrocarburi in tutta la regione Puglia- alla ricerca di petrolio medianteair gun’, ovvero cannoni pneumatici che sparano onde acustiche sui fondali per valutare la risposta sismica.
Il nome della nave -battente bandiera olandese- responsabile diretta della strage è ‘Pelagia’.
Prove? A iosa,  per ordini superiori, col pretesto della ‘ricerca scientifica’.
Ecco cosa attesta l’ordinanza numero 58/2009 emessa il 23 novembre 2009, dal capitano di fregata Giovanni Scattola, a capo della Guardia Costiera di Gallipoli: «Vista la nota verbale n° ROM/2009/EA-123 data 08 settembre 2009, trasmessa con dispaccio n° 06.01/0081421 datato 12/10/2009 del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, con la quale l’Ambasciata del regno dei Paesi Bassi, inoltra la richiesta di autorizzazione per la nave di ricerca denominata “PELAGIA”, ad effettuare le attività di carattere scientifico nel quadro del programma “MOCCHIA” DAL 25 novembre al 13 dicembre 2009 (…) RITENUTO necessario regolamentare lo svolgimento delle operazioni di ispezioni sismiche nelle acque di giurisdizione di questo Circondario Marittimo (…)».
Ordinanza identica -numero 7172009- aveva resa nota -in data 24 novembre 2009- il comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Otranto, tenente di vascello Donato Ostuni. Nel telex del 9 novembre 2009, inviato da Maridipart a Maristat (Stato Maggiore della Marina) si legge: «Si porta all’attenzione di codesto Stato Maggiore che le aree della campagna insistono su zone di esercitazione permanenti (…) dall’esame del carteggio emerge che parte dell’area in cui è intendimento svolgere lavori di campionamento, insistono alcune aree denominate area impiegata per il rilascio di ordigni da parte di aeromobili Nato presenti nel Centro/Meridionale dell’Adriatico tra l’Italia e il territorio croato, da Vieste verso Sud, che sarebbe auspicabile, da parte della nave Pelagia, apportare le varianti alla zona di campionamento».
In un telex militare precedente (22 ottobre 2009) trasmesso da Maristat al ministero degli Affari Esteri ed a varie altre autorità militari, è scritto: «l’attività di nave Pelagia in tali zone potrebbe essere sospesa in caso di attivazione delle stesse aree per attività militari».
Ma che effetti produce sull’ecosistema e sulle creature marine? “Questi metodi invasivi di prospezione si basano su fenomeni di riflessione e rifrazione delle onde elastiche generate da una sorgente artificiale, la cui velocità di propagazione dipende dal tipo di roccia, ed è variabile tra i 1.500 metri al secondo e i 7.000 m/s. Questa sorgente artificiale dà luogo ad un’onda d’urto che si propaga sui fondali”, argomenta l’ingegnere ambientale Giuseppe De LeonibusLa sorgente ad aria compressa detta ‘Air Gun’, utilizzata in quasi tutti i rilievi sismici marini. Tale metodica di ricerca è ufficialmente annoverata tra le forme riconosciute di inquinamento dalla proposta di Direttiva numero 2006/16976 recante gli indirizzi della strategia comunitaria per la difesa del mare. A ridosso degli air-gun si possono misurare picchi di pressione dell’ordine di 230 decibel e anche più che danneggiano soprattutto i mammiferi marini”.
CET Capodogli Gargano 3 foto Gianni Lannes 300x199 Ecco chi ha ucciso i sette capodogli
Resti di uno dei 7 capodogli spiaggiati il 10 dicembre 2009 sulle spiagge del Gargano (foto di Gianni Lannes)
Resti di uno dei 7 capodogli spiaggiati il 10 dicembre 2009 sulle spiagge del Gargano (foto di Gianni Lannes)
La marina militare degli Stati uniti d’America attualmente sta sperimentando dei cannoni pneumatici che sparano sugli abissi onde sonore fino a 270 decibel con intervalli di 20 secondi. La tolleranza acustica massima dei capodogli è di 150 decibel. La Cetacean International Society pubblica bollettini di cetacei uccisi da questo tipo di sperimentazione. Tra l’altro questo organismo scientifico, indipendente da lobby economiche e governi, hadenunciato una dozzina di esperimenti realizzati in gran segreto dall’Alleanza atlantica (Nato) nel mar Ligure. Contaminazione causata non solo dai cannoni acustici calibrati, ma anche dai meno conosciuti Surtass Lfai dell’US Navy e della Nato. Si tratta di sistemi sonori per individuare sommergibili con uso di onde sonore di 250 decibel a bassa frequenza di 450-750 Hz. I ministri Stefania Prestigiacomo (Ambiente) e Ignazio La Russa(Difesa) tacciono: risultano non pervenuti, anzi latitanti.
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GIOCHI DI GUERRA CONTRO I CETACEI
Greenpeace ieri ha denunciato lo spiaggiamento di due cetacei, due rari esemplari di zifio, sulle coste vicino Siracusa, mentre è in corso un’esercitazione NATO con uso di apparecchiature sonar.
Questo spiaggiamento”, afferma il velista Giovanni Soldininon è una coincidenza. Anche se non ci sono prove certe, non sarebbe la prima volta che questi cetacei spiaggiano perché disturbati da sonar militari. I nostri mari sono già in un grave stato di degrado: è doveroso prendere ogni misura necessaria per evitare che le minacce aumentino”.
I due animali, due zifi di 6 e 8 metri, sono stati recuperati vivi e riportati al largo dalla Guardia Costiera.  L’operazione militare, nota come ‘Proud Manta 11’, continuerà fino a domani 17 febbraio, con l’impiego di sei sommergibili e sofisticate apparecchiature sonar.
Lo scorso settembre Greenpeace aveva lanciato l’allarme perché la NATO è stata autorizzata a sperimentare attrezzature sonar subacquee addirittura nelle acque di Pianosa, nel Parco dell’Arcipelago Toscano e dentro il Santuario dei Cetacei. A seguito delle proteste, l’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha inviato all’organizzazione un documento con cui il NATO Undersea Research Center (NURC) di La Spezia sostiene di aver provveduto a minimizzare gli «effetti nocivi sui mammiferi marini delle sperimentazioni che prevedono suoni sottomarini». Il documento parla esplicitamente di ‘spiaggiamenti in massa di zifi’, ma poi afferma che «la relazione specifica di causa ed effetto tra l’uso del sonar e gli spiaggiamenti di mammiferi marini è ancora ignota». Eppure che questa relazione ci sia è certo, almeno da quando nel 2002 al largo delle Isole Canarie, durante un’esercitazione NATO ben 27 zifi spiaggiarono e 14 morirono. Dopo il drammatico episodio,  il Governo spagnolo decise di interdire la zona a queste pericolose attività.
E’ evidente che le procedure usate dalla NATO” conclude Giorgia Monti, responsabile campagna Mare “non garantiscono alcuna sicurezza per i cetacei. Queste esercitazioni sono pericolose e il fatto che non siano vietate in aree protette, come il Santuario dei cetacei, è un’inaccettabile scempio”.
I sonar militari possono provocare effetti sui cetacei fino a 100 chilometri di distanza, producendo non solo disorientamento, ma molto spesso danni fisici che possono causarne anche la morte. Greenpeace chiede al Ministero dell’Ambiente di fare chiarezza sullo spiaggiamento di Siracusae di vietare queste esercitazioni soprattutto nelle aree in cui gli zifi sono più diffusi: lo Ionio e l’alto Tirreno. In particolare, Greenpeace chiede con forza l’immediata revoca dell’autorizzazione alle esercitazioni NATO/NURC a Pianosa e in tutto il Santuario dei Cetacei che è rimasto un ‘parco di carta’ per troppo tempo! Proprio in questi giorni si svolgeranno nel bel mezzo del Santuario, di fronte La Spezia, delle esercitazioni militari che prevedono l’utilizzo di un sommergibile e il lancio di un siluro. Sono state richieste le dovute garanzie che tali manovre non sono pericolose per i cetacei dell’area?
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PER IL RIGASSIFICATORE DI LIVORNO IL MINISTERO CHE HA ISTITUITO IL SANTUARIO DEI CETACEI ORA DICE CHE QUI NON CI SONO CETACEI
Una balena è morta sul litorale tra Pisa e Livorno il 28 gennaio 2011, un rigassificatore off-shore è in progetto proprio davanti a queste coste. La Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente ha dichiarato che nell’area non ci sarebbero cetacei! La tragedia della morte di questa balena smaschera le bugie del Ministero che, per autorizzare la costruzione del primo sito industriale off-shore nel bel mezzo del Santuario dei Cetacei, aveva dichiarato che quinel  ‘Santuario per i mammiferi marini’ istituito nel ’91 dallo stesso Ministero- di cetacei non ce ne sono
Nel 2006 i guerrieri dell’arcobaleno avevano evidenziato che  diversi cetacei erano stati osservati a poche centinaia di metri dal sito.
L’11 ottobre 2011 si celebra il decimo anniversario dalla legge italiana di ratifica dell’Accordo sul Santuario siglato da Italia, Francia e Monaco, ma l’area è ancora minacciata da traffico marittimo e inquinamento che, tra l’altro, sono in aumento. Davanti all’inattività delMinistero dell’AmbienteGreenpeace ha chiesto alle Regioni che si affacciano sull’area di intervenire. Risposte concrete ancora non ne abbiamo avute: stanno aspettando che le balene muoiano tutte prima di fare qualcosa?
http://costruendo.lindro.it/2011/02/16/ecco-chi-ha-ucciso-i-sette-capodogli/




sabato 19 febbraio 2011

Pesce spada al piatto

Questa è una ricetta, semplicissima e assolutamente dietetica, ma, nonostante tutto credo che sia il modo che preferisco di mangiare il pescespada.


Ingredienti per 3 persone:

- 3 fette di pesce spada (freschissimo ovviamente);
- olio;
- aglio;
- sale; 
- prezzemolo.


Preparazione:

Il pesce spada va cotto a bagnomaria, per cui mettete sul fuoco una pentola abbastanza larga da poter sorreggere un piatto grande abbastanza da contenere le fette di pesce comodamente e riempitela per un terzo di acqua, mettetela sul fuoco e copritela col piatto.
Spolverate il fondo del piatto con il sale, un filo d'olio e due spicchi d'aglio interni appena un pò schiacciati, adagiatevi sopra le fette di pesce senza sovrapporle, spolverate la parte superiore del pesce con un altro pizzico di sale e guarnire il tutto con abbondante prezzemolo.
Coprite il piatto con un coperchio e lasciate che il pesce cuocia, ribaltanto le fette a metà cottura (circa 10 minuti), il pesce avrà un colore bianco rosato e un odore che scioglerebbe chiunque.







Sanremo: Lega e centrodestra insorgono contro Benigni





«Fa semplicemente schifo il prostituirsi di un artista alle esigenze della retorica di una parte del Paese contro l'altra».
A parlare è Mario Borghezio, l'europarlamentare della Lega Nord, riguardo la partecipazione di Roberto Benigni questa sera al Festival di Sanremo.
Borghezio, ospite del programma online su Youtube, "KlausCondicio", ha spiegato che, a lui, «Morandi fa pena», non lo reputa un profittatore ma solo «un agit-prop comunista rimasto ancorato anche per motivi di famiglia alla sua provenienza». «Il che- aggiunge - fa persino un po' pena».
L'attacco vero e proprio è rivolto però al mattatore toscano che, a detta del leghista, «prende un sacco di soldi per fare uno spettacolo di untuoso ossequio ai valori risorgimentali e alla retorica del Risorgimento».
Ma non è finita qua. Quando Klaus Davi domanda: «Perché un artista come Benigni può arrivare a prostituirsi?».
Borghezio risponde: «Perché purtroppo questi signori sono dei marchettari dal punto di vista dell'etica. Mi sembra irriconoscibile il Benigni che fece un figurone con il bellissimo film "La vita è bella"; facendo questa partaccia a Sanremo dimostra che al di là di momenti di grandissima arte in realtà si comporta da guitto».
E quando il conduttore di Klauscondico lo incalza, domandandogli se: «E' più grave quello che fa Benigni, rispetto alle presunte prostitute di Arcore, come Ruby e la Polanco...» Borghezio si fa serio e senza scomporsi afferma che non vorrebbe essere il genitore di queste ragazze, che però «hanno certamente più dignità di Benigni perché molto giovani e fortemente condizionate da questa cultura veicolata dai mass media. Mentre un artista che ha dimostrato di essere di notevole livello, non deve comportarsi come un mercenario».
Le polemiche leghiste non si fermano certo a Borghezio: "l'insurrezione" del popolo padano nasce dal blackout video che ha colpito tutta la zona del comasco e dell'Alto Adige proprio durante l'esibizione di quello che molti considerano un loro beniamino Davide Van De Sfroos, che canta in dialetto "leghè", nonostante lui dichiari di essere «politicamente ateo». Peccato che prima di sbarcare a Sanremo abbia girato in lungo e in largo il Nord in un tour finanziato dal partito di Bossi.

di Elisabetta Ranieri, da Nuovasocietà 




Mi chiedo il sig (se così si può appellare) Borghezio come si possa permettere di criticare, la persona di Roberto Benigni, a cui nessuno si permette si suggerire cosa dire (come se non fosse in grado di pensare con la sua testa), di paragonarlo alle TROIE di Arcore dicendo che queste ultime hanno più dignità e di gettare merda sull'Unità d'Italia e sul Risorgimento. Senza contare poi che bisognerebbe informare questo esimio signore che Roberto Benigni ha devoluto in beneficenza i soldi avuti per il suo intervento al festival. Inoltre getta fango anche sulla figura di Morandi, di cui fin'ora nessuno si era permesso di fare polemiche di tipo politico perchè non ci sono gli spunti in quanto il cantante si è sempre comportato in modo neutro.
Il fatto, che un razzista, secessionista, che odia l'Italia e gli Italiani dal confine sud della pianura padana in giù, si permetta di insultare una delle menti più brillanti del nostro paese E' SEMPLICEMENTE VERGOGNOSO!




Sirio alle prese con un vasetto di yogurt


Roberto Benigni a S. Remo







giovedì 17 febbraio 2011

Don't Let Me Down, testo e traduzione



Don't let me down, don't let me down
Don't let me down, don't let me down
Nobody ever loved me like she does
Oh, she does, yeah, she does
And if somebody loved me like she do me
Oh, she do me, yes, she does
Don't let me down, don't let me down
Don't let me down, don't let me down
I'm in love for the first time
Don't you know it's gonna last
It's a love that lasts forever
It's a love that had no past (Seeking past)
Don't let me down, don't let me down
Don't let me down, don't let me down
And from the first time that she really done me
Oh, she done me, she done me good
I guess nobody ever really done me
Oh, she done me, she done me good
Don't let me down, hey don't let me down 
Eeeeeh, don't let me down
Don't let me down
Don't let me down, don't let me let down
Can you dig it? Don't let me down




Non spezzarmi il cuore, non spezzarmelo
Nessuno mi ha mai amato come lei mi ama
Oh, come lei, sì, come lei
E se qualcuno mi ha amato come mi amò lei
Oh, come lei, sì, come lei
Non spezzarmi il cuore, non spezzarmelo
Per la prima volta sono innamorato
Non sai che durerà
È un amore che durerà per sempre
È un amore che non ha passato (lo sta cercando)
Non spezzarmi il cuore, non spezzarmelo
E dalla prima volta che lei è stata con me
Oh, mi ha fatto stare, mi ha fatto stare bene
Io penso che nessuno mai sia stato veramente così
Oh, mi ha fatto stare, mi ha fatto stare bene
Non spezzarmi il cuore, non spezzarmelo
non spezzarmelo
Non spezzarmi il cuore, non spezzarmelo
Non spezzarmi il cuore
Non spezzarmi il cuore, non spezzarmelo
Lo capisci? Non spezzarmelo



The Beatles






Polpettine in agrodolce

Una ricetta che ha bisogno di un pò di pazienza, ma davvero ghiotta.

Ingredienti per 3/4 persone:

- 500 gr di macinato di manzo magro;
- 1 uovo;
- 200 gr di mollica;
- 2 cucchiai di latte;
- 1 cipolla rossa di medie dimensioni;
- parmigiano grattugiato;
- zucchero;
- aceto;
- olio d'oliva;
- sale;
- pepe nero macinato;


Preparazione:

 Lavorate, in una ciolola capiente, la carne con la mollica, l'uovo, il latte, il parmigiano e il pepe, mettete il sale per ultimo a seconda delle necessità.
Una volta ottenuto un composto omogeneo,  fatene tante palline di 1/1,5 cm di diametro, senza comprimerle troppo, così da risultare morbide.
In una padella fate dorare, con un filo d'olio, la cipolla tagliata molto sottile e poi aggiungete le polpettine fatele saltare appena, cospargete il tutto con uno o due cucchiai di zucchero (a piacere) e sfumate il tutto con due dita di aceto continuando a mescolare finchè l'aceto non si sarà asciugato, caramellando con lo zucchero l'esterno delle polpette.
Sono il massimo servita calde e accompagnate da patate al forno.



Lucy in the Sky with Diamonds, testo e traduzione





Picture yourself in a boat on a river
With tangerine trees and marmalade skies.
Somebody calls you, you answer quite slowly,
A girl with caleidoscope eyes.
Cellophane flowers of yellow and green
Towering over your head.
Look for the girl with the sun in her eyes
And she's gone.
Lucy in the sky with diamonds
Lucy in the sky with diamonds
Lucy in the sky with diamonds, ah, ah
Follow her downto a bridge by the fountain
where rocking horse people eat marshmallow pies.
Everyone smiles as you drift past the flowers
That grow so incredibly high.
Newspaper taxis appear on the shore
Waiting to take you away
Climb in the back with your head in the clouds
And you're gone.
Picture yourself on a train in a station
With plasticine porters with looking glass ties,
Suddenly someone is there at the turnstile,
The girl with caleidoscope eyes. 



Dipingi te stesso in una barca su un fiume
Con degli alberi di mandarino e cieli di marmellata
Qualcuno ti chiama, tu rispondi abbastanza lentamente
Una ragazza con gli occhi di caleidoscopio.
Fiori di cellofan di giallo e verde
Sovrastano la tua testa.
Cerca la ragazza con il sole negli occhi
Ed è andata.
Lucy nel cielo con i diamanti
Seguila fino ad un ponte accanto ad una fontana.
Dove persone su dei cavalli a dondolo mangiano torte di marshmallow
Ognuno sorride mentre si apre un varco tra i fiori
Che crescono incredibilmente alti.
Taxi fatti di giornali appaiono sulla spiaggia
Aspettano per portarti via.
Tu ci sali con la testa tra le nuvole.
E vai
Lucy nel cielo con i diamanti
Dipingi te stesso su un treno in una stazione
Con facchini di plastilina e cravatte che sembrano di vetro
Improvvisamente ecco qualcuno al cancelletto girevole
La ragazza con gli occhi di caleidoscopio.
Lucy nel cielo con i diamanti 






The Beatles





John Lennon, anti-retro

Credo che il mio amato John la penserebbe diversamente oggi, se fosse ancora vivo...

...specialmente dopo aver visto S. Remo!!! 





mercoledì 16 febbraio 2011

Zuppa Pavese

Essendo di madre torinese e padre liparoto, ho avuto modo nelle mia vita di gustare sia la cucina nordica che quella mediterranea in senso più stretto, preferendo di gran lunga la seconda, ma in ogni caso ci sono due o tre piatti del nord italia che mi piacciono davvero molto.
Questo è uno di quelli, ma è un piatto che o si odia o si ama perchè tra gli ingredienti ci sono le uova crude.


Ingredienti per 2 persone:

- da 2 a 4 uova (tassativamente fresche, non comprate);
- 1lt di brodo di carne;
- 4 fette di pane raffermo passato in forno;
- parmigiano grattugiato.



Preparazione:

Mettete ognuno dei piatti due fette di pane, riscaldete il brodo che deve essere bollente. Quando il brodo è pronto rompete sulle fette di pane una o due uova e scelta (io ne metto sempre due), e immediatamente riempite il piatto di brodo bollente che farà, appena (ma proprio appena appena) cuocere il bianco delle uova. Decorate con una spolverata di parmigiano e servite fumante.


immagine presa da LACUCINA DEL CORRIERE DELLLA SERA (temporanea)

French Toast

Non c'è niente di meglio che svegliarsi la mattina di S. valentino con la colazione a letto: caffè, yogurt e


French Toast !!!


Ingredienti per 2 persone:

- 4 fette di pancarrè o pane a fette tipo il panbauletto;


- 1 uovo;

- 1 cucchiaino pieno di zucchero;

- 1 o 2 un cucchiai di latte;

-cannella in polvere;

-burro;


Preparazione:

In un piatto fondo sbattete l'uovo insieme allo zucchero e la cannella, aggiungete il primo cucchiaio di latte e sbattete il tutto in maniera tale da ottenere una pastella omogenea non troppo densa, se necessario quindi aggiugere il secondo cucchiaio di latte.

Immergete le fette nella pastella e rigiratele in maniera tale che si inzuppino bene.

Sciogliete in noce di burro in padella e friggete leggermente i toast rigirandoli, finchè non assumono un colore dorato.

Possono essere mangiati da soli o accompagnati da sciroppi e salsine ai vari gisti (cioccolato, caramello, frutta), frutta fresca, zucchero a velo... ecc ecc.

immagine presa da PINCH MY SALT (temporanea)




domenica 13 febbraio 2011

Imagine testo e traduzione






Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...


Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...


You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one


Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...


You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one


 


 



 


 


 


Immagina che non ci sia il Paradiso
è facile se ci provi
nessun inferno sotto di noi
su noi solo il cielo
Immagina che tutte le persone
vivano per il presente
Immagina non ci siano paesi
non è difficile
Niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace..
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno...
Immagina un mondo senza possessi
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o rabbia
La fratellanza tra gli uomini
Immagina tutta le gente
condividere il mondo intero...


 


John Lennon


 



Messina Cafona ancora una volta



MESSINA  12/02/2011, Notte della cultura:

In piazza Duomo, mentre è in atto il concerto, Laudes et Poliphonia del Coro S. Maria dei Miracoli diretto da G. Arena, svoltosi dalle 23:00 alle 24:00 circa, proprio accanto, il locale "La Dolcevita" , organizza una sorta di karaoke a tutto volume su un palco costruito apposta per l'occasione (quindi, evidentemente con tanto di permessi!) che blocca metà dell'accesso alla traversa della piazza dove la gente sta in fila per poter entrare a visitare la cripta del Duomo.

Doppio disagio dunque e molto poco rispetto, per i cittadini interessati agli eventi in programma, in una notte che appunto avrebbe dovuto essere dedicata interamente alla cultura, da parte di persone che evidentemente cultura e rispetto ne hanno davvero poco!

Oltre un milione in piazza con le donne

da: Contro l'informazione manipolata  del 13/02/2011

Piazza del Popolo, gremita, chiassosa, festosa. Ma anche indignata, silenziosa, decisa a dare voce a quante, e quanti, non si rispecchiano nel modello della donna che fa carriera e si arricchisce con la scorciatoia del flirt col potere.

E di un potere che seleziona la classe dirigente nei festini hard. Donne e uomini idealmente uniti a quanti sfilano nelle oltre 230 città dove hanno luogo le manifestazioni organizzate dal comitato “Se non ora quando”. Il ministro Gelmini liquida tutto come “poche radical chic”. Santanché: “E’ odio verso un solo uomo”.

Ma i numeri, le parole e le immagini le smentiscono clamorosamente. A Napoli gli organizzatori contano 100mila presenze, 60mila Milano, 50mila a Torino, a Palermo 10mila in corteo, migliaia anche a Messina, Trieste, Bologna, Catania, Cosenza, Pesaro, Bari, Pescara. Come a Londra, Barcellona, Parigi, Malmoe, Praga, Atene, Bruxelles, Grenoble. Prodi: “Straordinario segnale”

Fonte: http://www.repubblica.it/politica/2011/02/13/dirette/donne_piazza-12400706/?ref=HRER3-1

Insalata di arance

Ingredienti per 2 persone:

- 2 arance tarocco;

- 1 pugno scarso di uva passulina (un po' più difficile da trovare rispetto alla sultanina, che è la classica uvetta passa per dolci, ma un pò meno dolce quindi più adatta per le ricette che sono un misto tra dolce e salato);

- aceto (meglio se balsamico);

- olio;

- sale.

Preparazione:

Lavate e sbucciate le arance, dividete singolarmente gli spicchi e tagliateli a metà trasversalmente, metteteli un una ciotola insieme, all'uva passulina.

Condite il tutto con olio, sale e aceto come una normale insalata.

N.B. Volendo è possibile aggiungere del finocchio tagliato fine come nell'immagine, ma io la preferisco più semplice possibile.

immagine presa da RICETTE REGIONALI.NET (temporanea)

Filetto al pepe verde

Ingredienti per due persone:

- 2 fette di filetto tagliato spesso;

- 1 spicchio d'aglio;

- 2 pugni di farina bianca;

-1 bicchiere di vino bianco;

- pepe verde a grani interi;


- sale;

- olio.

Preparazione:

In una padella, mettete un filo d'olio a fate dorare lo spicchio di aglio sbucciato ma intero (magari, schiacciatelo leggermente con un pestacarne).

Nel frattempo inserite alcuni grani interi di pepe verde tra le pieghe del filetto e infarinatelo. Levate l'aglio dalla padella e scottate leggermente le fette di filetto da entrambi i lati, aggiungendo, il sale, la farina che vi e avanzata e una manciata di grani di pepe verde per insaporire il sugo.

Sfumate il tutto col vino bianco e abbassate il fuoco.  Non appena il vino sarà evaporato e il sugo avrà la consistenza di una crema, il filetto sarà pronto.

N.B. Volendo si può prolungare la cottura a piacimento, ma ricordate che il modo corretto di mangiare il filetto è con l'interno al sangue.

immagine presa da RICETTARIO CUCINA (temporanea)

Norwegian Wood testo e traduzione






I once had a girl or should I say she once had me
She showed me her room "isn't it good Norwegian wood?"
She asked me to stay and she told me to sit anywhere
But I looked around and I noticed there wasn't a chair
I sat on a rug biding my time drinking her wine
We talked until two and then she said "it's time for bed"
She told me she worked in the morning and started to laugh
I told her I didn't and crawled off to sleep in the bath
And when I awoke I was alone this bird had flown
So I lit a fire isn't it good, Norwegian wood?


 

 

 



Una volta avevo una ragazza o forse è meglio dire che lei aveva me
Lei mi mostrò la sua stanza, dicendo "non è buono, il legno norvegese?",
Mi chiese di restare e mi disse di sedermi dove volevo
Ma guardai intorno e notai che non c'era neanche una sedia
Mi sedetti su una coperta aspettando il mio momento bevendo il suo vino
Parlammo fino alle due e poi lei disse "E' ora di andare a letto"
Lei mi disse che la mattina doveva lavorare e incominciò a ridere
Le dissi che io non dovevo lavorare e andai a dormire nel bagno
E quando mi svegliai ero solo quest'uccello era volato via
Così accesi un fuoco non è buono il legno norvegese?


The Beatles



Pasta e Patate

Ingredienti per 4 persone:

- 500 gr di patate;

- 1 cipolla rossa;

- 250 gr di pomodorini ciliegino (in alternativa va bene qualsiasi tipo di pomodori);

- 2 lt di acqua;

- 1 dado vegetale (o un misurino in caso fosse granulare);

- peperoncino;

- sale;

- olio d'oliva.

- 200/250 gr di pasta (meglio se ditali o conchiglie).

Preparazione:

Sbucciate e tagliate finemente la cipolla per farla rosolare con un filo d'olio in una pentola alta, tagliate i pomodorini in 4 e aggiungeteli al soffritto quando la cipolla è ben dorata. Sbucciate e lavate e tagliate le patate, metà in dadini non troppo piccoli e l'altra metà in dadini più piccoli possibile (questa metà andrà a costituire un sugo cremoso), aggiungetele alla pentola quando i pomodorini saranno sciolti nel soffritto e fate saltare il tutto a fuoco alto per qualche minuto aggiungendo il dado, un pizzico di peperoncino (ma è facoltativo) e se il caso aggiustare di sale.

Aggiungete l'acqua e mantenendo a fuoco alto portare ad ebollizione.

Abbassate il fuoco e fate cuocere finché le patate tagliate più finemente non si saranno sciolte completamente per formare una crema.

A questo punto allungate, se troppo denso, il sugo con altra acqua riportate ad ebollizione e buttate la pasta.

A cottura ultimata servite ancora calda con una spolverata di parmigiano grattugiato.




sabato 12 febbraio 2011

Torta allo yougurt e torta al cacao

TORTA ALLO YOGURT.

Ingredienti:

- 1 bicchiere di yogurt (che poi verrà usato come unità di misura per tutto il dolce e indicato con "by") al gusto che si preferisce.

- 3 by di farina bianca;

- 2 by di zucchero;

- 1 by di olio di semi;

- 3 uova;

- 1 bustina di lievito per dolci;

- 1 bustina di zucchero a velo;

- 1 fialetta di aroma a scelta secondo le preferenze e gli abbinamenti col gusto dello yogurt.

Preparazione:

Mettete la farina, lo zucchero, il lievito, in una grossa ciotola di plastica e mischiateli bene prima di aggiungere gli ingredienti liquidi, poi fate un buco al centro di questo composto "polveroso" e aggiungete, le uova, lo yogurt e l'olio di semi, amalgamate bene il tutto e aggiungete la fialetta di aromi. Lavorate il tutto con lo sbattitore elettrico per circa 5 minuti e versatelo in una teglia infarinata e imburrata.

Fate cuocere in forno (preferibilmente ventilato) a  180°C per circa 30 minuti, una volta pronta la torta si può coprire di zucchero a velo.

immagine presa da RICETTE TORTE.IT (temporanea)


TORTA AL CACAO.

Ingredienti:

agli ingredienti della ricetta precedente sostituire:

- 1 dei tre by di farina con uno di cacao amaro in polvere;

-  il vasetto di yogurt con un bicchiere di nutella e uno di latte.

Preparazione:

Come per la torta allo yogurt.










Sformato di patate e speck

Ingredienti:

- 500 gr di patate;

- 2 uova;

- 100 gr di farina:

-50 gr di parmigiano grattugiato;

-100 gr di speck tagliato a dadini;

-150 ml di acqua


- sale.

Preparazione:

Lessate le patate, sbucciatele, passatele nello schiaccia patate e mettetele da parte. In un pentolino fate sciogliere il burro dentro l'acqua a fuoco basso, una volta sciolto toglietelo dal fuoco e aggiungete la farina setacciata e i due tuorli d'uovo, incorporate il tutto con le patate schiacciate, aggiungete i parmigiano e lo speck  e infine montate i due albumi a neve e incorporateli con il resto del composto, se il caso aggiustate di sale e mettete il tutto in una teglia imburrata e infarinata.

Fate gratinare in forno dai 15 ai 30 minuti a 180°c

immagine presa da CUCINARE BENE IN SALUTE (temporanea)




Zuppa di cipolle

Ingredienti per 4 persone:

- 1 Kg di cipolle rosse, possibilmente di Tropea;

-2/3 cucchiai di farina;

- 1 lt di brodo di carne;


- sale e olio.

Preparazione:

Sbucciate e tagliate finemente le cipolle e fatele imbrunire, in una pentola,  a fuoco lento con un filo d'olio. Nel frattempo fate abbrustolire la farina in un pentolino a fuoco basso e mescolando in continuazione perchè non si bruci.

Quando le cipolle assumo un colore marroncino dorato aggiungete la farina abbrustolita,  unite il brodo di carne al tutto, e se serve aggiustate di sale.


Fate cuocere a fuoco medio finchè non raggiunge la densità da voi preferita.

Servite ancora calda, ancora meglio se guarnita di crostini e una spolverata di parmigiano.

immagine presa da UN TOCCO DI ZENZERO (temporanea)

Pollo al curry

Ingredienti per 3 persone:


- 500 gr di petto di pollo tagliato a dadini non troppo piccoli;

- 1 cipolla rossa;

- 2 cucchiai di curry il polvere belli pieni;

- 1,5/2 l di acqua;

- 1 cucchiaio di panna da cucina;

- 2 pugni di farina bianca;


- sale;

- olio d'oliva;


- pepe nero.

Preparazione:

In pentolino di media misura mettete il due cucchiaia di curry con i due litri di acqua e fateli riscaldate a fuoco basso mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo sbucciate e tagliate la cipolla per farne un soffritto con poco olio (usate preferibilmente una wok o in mancanza di questa, usate una pentola con fondo antiaderente, ma non una una padella tradizionale perché troppo poco profonda). Infarinate i dadini di petto di pollo e quando la cipolla è ben dorata, aggiungeteli , fate rosolare il tutto per qualche minuto, salate e pepate.

Arrivati a questo punto si possono aggiungere alla cottura due o tre mestoli (fino a ricoprire completamente il pollo) dell'acqua calda col curry che stavate preparando a parte e portare ad ebollizione.

Lasciate cuocere, a fuoco medio basso, senza coperchio per circa 45 minuti, aggiungendo man mano che si consuma, l'acqua col curry che vi avanza (regolatevi in maniera tale da avere un sugo molto stretto e denso a fine cottura) e mescolando di tanto in tanto. Una volta spento il  fuoco aggiungete un cucchiaio di panna da cucina per rendere il sugo più cremoso.

Servite ancora caldo, possibilmente accompagnato con del riso basmati.





La Russa prende a calci un giornalista






da:  Contro l'informazione manipolata   del 12/02/2011

Ci sono domande che non si possono fare se non si vuole rischiare di essere presi a calci. Almeno a Ignazio La Russa. Quando a margine della manifestazione “In mutande ma vivi” organizzata da Giuliano Ferrara (leggi l’articolo), l’inviato di Annozero Corrado Formigli cerca di avvicinare il ministro della Difesa per fargli alcune domande, prima la Russa dice: “con voi di Annozero non parlo.

Mi faccia fare le interviste serie” per poi passare alle vie di fatto. Formigli incalza: “Se fosse dimostrato che Arcore era frequentata da prostitute minorenni, Berlusconi cosa dovrebbe fare?”. Il titolare della Difesa prima dice al cronista di “chiedere a sua sorella” e poi, manco fosse un cavallo, si mette a scalciare da dietro il povero inviato.

Non contento La Russa, rivolto a Formigli, si mette a gridare a squarcia gola: “Cosa fa? Mi da pedate da dietro? Mi da pedate? Ma si levi”. Il risultato è che il giornalista di Michele Santoro, dopo essere stato preso a pestoni con il tacco della scarpa di La Russa, viene placcato dalle forze di polizia presenti in sala e identificato. Una bella maniera per non rispondere alle domande.

giovedì 10 febbraio 2011

La Destra, Buontempo: “Non accetterei mai gay nel mio partito”


da:  blitz quotidiano  del 10/02/2011

ROMA -”Non sono favorevole all’iscrizione dei gay ne La Destra. Non per discriminazione, ma perché iscrivendo dei gay al partito daremmo un cattivo esempio all’immaginario collettivo, di una condivisione di valori che nel nostro dna non abbiamo”. Lo ha sostenuto l’assessore alle Politiche per la casa della Regione Lazio Teodoro Buontempo durante una intervista a ”KlausCondicio”, il programma di approfondimento di Klaus Davi in onda su You Tube.

”Intendiamoci, incontrerei questa persona – ha aggiunto – e gli spiegherei perché sarebbe sbagliata una simile scelta e che un partito deve avere le sue colonne d’Ercole. Altrimenti non sarebbe un partito, ma un contenitore vuoto come tanti ce ne sono oggi. Gli spiegherei che siamo contrarissimi ai matrimoni omosex e ancor di più alle adozioni, quindi gli direi che non sarebbe opportuno. Inutile essere ipocrita per avere qualche voto in più. Detto questo, difenderei un gay e mi batterei perché venga rispettato”.

Alla domanda di Klaus Davi: ”E se scoprite che una persona già iscritta è gay?”, l’assessore regionale ha risposto: ”In tutte le buone famiglie ci sono le pecore nere, ma non lo espelleremmo assolutamente, a patto che non cerchi di mettere nei programmi de La Destra le unioni o le adozioni gay. In quel caso sarebbe incompatibile. Ho molti amici omosessuali che – ha concluso – sono intelligenti e che rispetto, persone normali e molto capaci. Persone che vivono bene questo loro piacere, o problema a seconda dei punti di vista”.

Le reazioni. Pioggia di critiche, dal centrosinistra ma soprattutto dal centrodestra, nei confronti dell’assessore Buontempo. “Che La Destra di Storace e Buontempo non voglia tra le sue fila le persone omosessuali non ci stupisce affatto – esordisce Franco Grillini dell’Idv - essendo un gruppo estremista, erede di ideologie e di regimi che la stragrande maggioranza della popolazione rifiuta e non vuole certo vedere rinascere”. “Quello che stupisce, invece – aggiunge – è che un simile gruppo possa tornare a far parte di un governo che dovrebbe definirsi democratico e oppositore di ideologie razziste, omofobe e totalitarie”.

Non sono da meno i giovani repubblicani: “Su una cosa non abbiamo dubbi: meglio gay che fascisti – dice Vito Kahlun, responsabile delle politiche giovanili del Pri – non perché in assoluto ci sia qualcosa meglio o peggio dell’essere gay, ma per il semplice fatto che non c’è peggior cosa, in politica, che essere fascisti e totalitaristi. Le posizioni di Buontempo sono imbarazzanti per tutto il centrodestra, repubblicani inclusi. Per questo ci sembra doveroso chiarire una cosa: nel Pri sono ammessi tutti quelli che hanno a cuore il bene del paese, senza distinzioni di sesso o di orientamento sessuale”. “A questo punto – conclude – è necessario che la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi rivedano seriamente la possibilità di portare avanti un percorso comune insieme a La Destra di Storace”.

Una presa di distanza da parte di Polverini e Berlusconi viene chiesta anche da Gaylib, l’associazione degli omosessuali di destra. “Fortunatamente – dice il segretario nazionale Daniele Priori – non accettai la candidatura, in quota gay, che l’ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace offrì al sottoscritto nell’autunno del 2004. Si capiva da lontano che non poteva essere altro che un bluff. Le odierne parole omofobe di Teodoro Buontempo a distanza di sei anni confermano il mio sentore di allora”.

”Credo che sia stata la solita provocazione di Klaus Davi, anche perché non ho mai sentito Buontempo fare questo tipo di affermazioni: così la reazione del segretario della Destra, Francesco Storace. Se invece è la sua opinione, a novembre avremo il congresso e lì potrà proporre di modificare lo statuto. E’ evidente che se dovesse passare una modifica del genere, La destra si dovrebbe cercare un altro segretario”.

La replica di Buontempo. ”Dire che l’iscrizione dei gay a La Destra è incompatibile non vuol dire manifestare intolleranza e discriminazione, ma significa solo ribadire l’assoluta incompatibilità tra i valori che La Destra rappresenta e alcuni obiettivi, come ad esempio il matrimonio tra persone dello stesso sesso e le adozioni di minori da parte di queste coppie, che oggi la comunità gay vorrebbe imporre alla società italiana. Il rispetto delle diversità non deve mai venire meno, ma è anche legittimo che ognuno prenda a modello ciò che è ammissibile con le proprie radici politico-culturali”: lo ha detto lo stesso Buontempo intervenendo a proposito delle polemiche sollevate dalle sue dichiarazioni sugli omosessuali.

”Mentre è giusto che i gay lottino per il rispetto dei loro diritti – sottolinea Buontempo – è meno condivisibile il fatto che alcune associazioni che li rappresentano vorrebbero imporre le proprie regole come modello da seguire. Questa posizione dovrebbe essere rispettata da tutti perché c’è un’assunzione di responsabilità e non guarda al mondo gay, come invece da più parti avviene, solo con l’occhio dell’interesse elettorale”. ”La Destra – conclude Buontempo – è coerente con le proprie idee e nel suo Dna politico-culturale ha come riferimento una società che si riconosce nelle radici cristiane”.

sabato 5 febbraio 2011

Il diritto si sognare un'Italia pulita


di: Roberto Saviano da: Repubblica del 5 Febbraio 2011

Nel nostro Paese, certo, si può dissentire. Ma a che prezzo? Al prezzo si essere pronti a sottoporsi ai veleni della macchina del fango. Don Milani diceva: "A che cosa sarà servito avere le mani pulite se le abbiamo tenute in tasca?"

 

L'ITALIA oggi non è un paese libero. Sia chiaro: non sto dicendo che la situazione italiana sia in qualche mondo comparabile con i totalitarismi del passato. Niente a che vedere con fascismo o comunismo, è ovvio. Ma ciò non ci deve impedire di dire che oggi chiunque attacchi il governo sa che subirà un'intimidazione, una forma di ritorsione. Sa che potrebbe essere colpito, lui, o i suoi cari, da una qualche veline infamante che cercherà di sporcarlo davanti all'opinione pubblica.

La libertà non può esistere solo come costruzione astratta o peggio come principio.

"La libertà politica - scriveva Salvemini - è sostanzialmente il diritto del cittadino di dissentire dal partito al potere. Da questo diritto di opporsi al potere nascono tutti gli altri diritti".

In Italia, certo, si può dissentire: ci mancherebbe altro. Ma a che prezzo? Al prezzo di essere pronti a sottoporsi ai veleni della macchina del fango. Lo abbiamo visto in passato con Boffo, con Fini, con il giudice Mesiano, ora con Ilda Boccassini. Lo vedremo ancora.

Parlo da trentenne. L'odio che senti vicino quando ti poni contro certi poteri mi ha stupito. Guicciardini aveva ragione quando definiva l'Italia un paese di contrade. Temo che se queste contrade non saranno dismesse non potremo andar lontano. Sembriamo condannati a dividerci su ogni cosa. Ci si può essere antipatici, ma in questo momento non c'è spazio per sottolineare le differenze, per misurare chi è più critico e chi è più puro, chi ha la corona del miglior antagonista o dell'Italia migliore. Questo è il momento non dico dell'unità, ma almeno delle affinità. La purezza non serve più. Ricordo quel che diceva Don Milani: "A cosa sarà servito avere le mani pulite se le abbiamo tenute in tasca?". Sporcarsi le mani non ha nelle parole del parroco della scuola di Barbiana nessun significato di corruzione, è ovvio: vuol dire la necessità di fare, anche sbagliando, di realizzare cose che possano essere difficili, ma utili. Unirsi nelle diversità è cosa complicata ma ormai imperativa. Certi che da questa unità verrà del bene per tutti.

Monicelli poco prima di morire auspicava una rivoluzione. Oggi la parola rivoluzione in me non evoca banchetti di sangue né vendette, né palazzi d'inverno né Moncada. Ancor meno fucilazioni e "uomini nuovi". E' invece la parola che mi fa tornare alla mente la lezione di Piero Gobetti: oggi ho la sensazione che sia rivoluzionario non considerare gli elettori di un'area avversa come perduti. Che sia rivoluzionario sentirci tutti partecipi di uno stesso paese ed un unico destino. O si riparte da questo o non saprei proprio il motivo di impegnarci, intervenire, "sporcarsi le mani".

Sento di poter scrivere queste parole proprio perché vengo da una terra dove la legalità significa vita e libertà in maniera forse più chiara che qui a Milano. E perché non appartengo alla generazione che ha creduto nel socialismo reale. Non ho amato i rivoluzionari tramutati in dittatori. Non ho creduto in sogni di società perfette divenuti inferni in terra. Appartengo alla generazione che ha visto i caduti della sua resistenza morire per costruire un paese dove le opportunità, il talento, il diritto, fossero cose reali. Gianni Falcone, Rocco Chinnici, Rosario Livatino, Carlo Alberto Dalla Chiesa. non muoiono mentre stanno portando avanti la loro professione di magistrati a difesa del diritto e perseguendo i reati. Almeno, non solo per questo. Fanno molto di più.

Così come Giancarlo Siani, Pippo Fava, De Mauro non muoiono perché inciampano in verità indicibili. Ma perché scrivendo rendono pubbliche le verità che conoscono: e molti uomini e donne che hanno verità possono trasformare lo stato di cose. Per questo vengono condannati a morte. Per la loro parola.

In questa battaglia la mia generazione è cresciuta. In un Paese dove lo Stato non era un monolite tutto corrotto o tutto rivolto al bene. Ma dove una parte di Stato corrotto era affrontato quotidianamente dall'altra parte dello Stato. Vivere costruendo le possibilità di essere felici è una necessità dell'uomo, l'unica alternativa ad una rassegnata, cupa disperazione: un sogno che non può non farti combattere con tutto te stesso contro l'impossibilità di far affermare il merito, l'impegno, il talento. L'ingiustizia è di questo mondo. Ma sono di questo mondo anche gli strumenti per affrontarla. In questa fase in Italia non sembra possibile. Il governo e l'area culturale che lo sostiene non si difende mai dalle accuse - così evidenti, così manifeste - dicendo: non si fanno certe cose. Ma sostenendo l'autoassolutoria tesi del "così fan tutti". L'accusa maggiore a chi chiede un paese diverso è l'accusa di essere un ipocrita: "Berlusconi fa quel che tutti fanno o vorrebbero fare". Non è vero, non è così, dobbiamo ribellarci al ritratto di un Paese piegato e corrotto, accomunato in una specie di complicità collettiva. C'è un'Italia che ha il diritto e il dovere di venire alla luce e di prendere voce: un'Italia che crede nelle regole, nella legalità, che crede che non sia normale avere un premier che, preda di una senile ossessione sessuale, paga le minorenni, mente allo Stato per proteggerle e sfugge ai magistrati.

Albert Camus diceva che la sofferenza, come la morte, non si può sconfiggere: ma che il nostro dovere è di riparare nella creazione tutto ciò che può essere riparato. Io in questo credo: nella possibilità di ridurre aritmeticamente il dolore. Forse un mondo migliore non esiste, ma credo nella possibilità di migliorare il mondo. Per questo sento che è il tempo per tornare a sognare. Non sembri scontato e retorico e anche se lo fosse ben venga. Ma sognare un paese diverso non può che essere il carburante vivo e persino divertente del tentativo di cambiare le cose. Di cercare una felicità possibile. Una felicità semplice, fatta di un lavoro dignitoso, della possibilità dell'individuo di provare quanto vale. Di ricevere quanto merita. Non è il sogno di un paradiso inesistente ma di un luogo un po' diverso, dove l'ingiustizia, il favore, la raccomandazione del potente di turno per ottenere un lavoro o addirittura un posto in consiglio regionale o in parlamento, non esistano più. I valori che ci fanno in questo momento stare insieme sono sepolti con l'urgenza di identificare ciò che non siamo ciò che non vogliamo. Ora è il tempo di dire anche ciò che siamo e ciò che vogliamo.